Si è tenuto presso la comunità delle Suore a Cannaiola di Trevi (PG), dall’8 al 12 agosto, l’incontro della Gioventù Nazarena (Gio.Na.), il secondo dal vivo, dopo quello che ha visto la nascita del gruppo nel dicembre scorso. Questi giorni dovevano essere dedicati al servizio presso l’Istituto “Mons. Pietro Bonilli” di Trevi ma, a causa delle restrizioni dovute al Covid, il piano originario è stato trasformato, così dall’esperienza di servizio si è passati a 4 giornate di spiritualità e approfondimento del carisma nazareno bonilliano.
Dopo un tempo dedicato alla verifica e alla condivisione del cammino svolto e degli obiettivi raggiunti in questi mesi, il gruppo di ragazze, guidate da suor Provvidenza e suor Jesu Mary, membri dell’équipe della Pastorale giovanile e vocazionale delle Suore della S. Famiglia di Spoleto, si sono messe in cammino nei luoghi dove tutto ha avuto inizio: un itinerario nei paesi che hanno visto la nascita e il battesimo di don Pietro, la scoperta della sua vocazione, il suo ministero sacerdotale, la missione e la fondazione delle Suore della Sacra Famiglia di Spoleto. Una grande emozione aver potuto pregare e meditare alcuni suoi scritti camminando sulle stesse strade che il Bonilli ha percorso nel secolo scorso!
L’Africa è un continente ricco di rilievi, idrografia, minerali, vegetazione e fauna, con una varietà di climi, la sua bellezza attira molte persone che arrivano come esploratori e turisti.
L’Africa è il Continente considerato come la “culla dell’umanità”. L’ organizzazione sociale si basa sui concetti di “famiglia allargata” e di “appartenenza etnica”, caratterizzata dalla musica, dalla danza e dall’arte, conosciuta e rinomata in tutto il mondo.
Uno dei proverbi africani dice: “La parola è una forza” quindi siamo orgogliose di essere africane di nascita, del nostro Continente pieno di vita e ricco di cultura.
Da questa Africa, precisamente dalla Repubblica democratica del Congo e dalla Repubblica della Costa D’Avorio, proveniamo noi, sette giovani Suore della Sacra Famiglia di Spoleto, in cammino da anni nella sequela di Gesù e impegnate a tempo pieno nel lavoro apostolico dell’educazione, della salute ed altro apostolato per promuovere la dignità della persona umana, in tutti gli aspetti: umano, spirituale, morale, culturale, sociale ed intellettuale. Questo ci permette di seguire l’esempio del nostro Fondatore Beato Pietro Bonilli.
Oggi, 29 giugno 2020, la Chiesa celebra la Solennità di due sue colonne: i santi Pietro e Paolo apostoli! Tanti italiani hanno ricevuto come nome di Battesimo questi due illustri, anche il nostro caro fondatore, il beato Pietro Bonilli, porta il nome del grande apostolo Pietro, primo pontefice della Chiesa cattolica. Oggi tutta la Famiglia Carismatica Nazareno-Bonilliana è in festa doppia, dunque, e per questa lieta circostanza, che ci sprona a guardare con venerazione, ma anche con emulazione questi veraci seguaci di Cristo, vi lasciamo alla lettura di alcune parole del nostro Padre Bonilli e di un suo amato figlio, don Luis Vielman.
Oggi, 24 Aprile 2020, 32° Anniversario della Beatificazione di don Pietro Bonilli, vogliamo lasciarci raggiungere dal suo "Grido":
"Sono un’oscuro prete, povero, inetto, ma questo sentimento è profondamente scolpito nel mio cuore e trovandomi nell’impotenza di vedere realizzato il mio ideale, alzo la mia voce: questa vorrei che risuonasse per tutto il mondo e a tutti voi vorrei gridare: Uomini miei fratelli, perché amate la vanità, e vi perdete dietro le miserie del mondo: Ecco chi dovete amare: La S. Famiglia. In essa troverete la via, la verità, la vita. Però quello che mi strugge ed angustia è la mia impotenza per condurre tutti all’amore di Gesù, Maria e Giuseppe. Per questo, GRIDO a tutti coloro a cui arriverà questo scritto: FATEVI APOSTOLI DELLA S. FAMIGLIA! (da “La Famiglia Cattolica” 1905)
Lasciamo a don Luis Vielman il commento a questo grido del padre Fondatore.
“ECCO CHI DOVETE AMARE: LA SACRA FAMIGLIA. IN ESSA TROVERETE LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA" [Beato Pietro Bonilli - La Famiglia Cattolica 1905]
La XXXV Giornata Mondiale della Gioventù si sarebbe dovuta vivere nelle Diocesi durante la Domenica delle Palme il 5 aprile 2020, ma a causa delle restrizioni dovute alla pandemia COVID-19, siamo state costrette a viverla in maniera diversa, seguendo gli eventi in televisione o sui social. Viviamo in tempi difficili, ma è proprio nei momenti bui che si vede la creatività della fede e i giovani non sono certo venuti meno alle aspettative e alle richieste del Santo Padre.
Noi di Gio.Na. (Gioventù Nazarena) ha vissuto una giornata particolare: seppur distanti e dislocate in varie parti d’Italia, mediate la sapiente guida di sr. Provvidenza, abbiamo condiviso alcune riflessioni nate dalla meditazione su alcuni temi riguardanti una famiglia speciale, vissuta duemila anni fa in una semplice casa, in un piccolo paesino della Palestina: la Famiglia di Nazaret, la famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe. Silenzio, obbedienza, sapienza, autorità, servizio, lavoro, missione, responsabilità e preghiera sono solo alcuni dei temi toccati. Un momento di condivisione e comunione spirituale che ci ha permesso di conoscerci meglio e sentirci più vicine, in attesa di poterci incontrare di persona.
Il nostro lavoro non si è fermato qui, ma abbiamo realizzato anche un video contenente un messaggio speciale rivolto ai giovani che, come loro, hanno affrontato la Quaresima e stanno vivendo la Settimana Santa in quarantena. Un messaggio che porta la nostra testimonianza e riflessione, sulla scia dello slogan scelto per questa GMG diocesana. Potete trovare il video nella Video Gallery.
Noemi, Gloria, Sara e Claudia