Il 12 luglio 2021, presso l'Ospedale "Sr Cecilia Basarocco" di Niscemi (CL) è stato inaugurato un bellissimo murales, opera dell'artista Maurizio G. M. Vicari donata all'Amministrazione Sanitaria, in memoria di colei che dà il nome al Nosocomio. Il Direttore Sanitario Dott. Alfonso Cirrone Cipolla, in un'opera complessiva di ristrutturazione dell'intero presidio ospedaliero, ha desiderato questa commemorazione che è felicemente coincisa con il 120° anniversario della presenza delle Suore della S. Famiglia di Spoleto a Niscemi.
IL 13 Maggio 2021, in Guatemala, sr Vilma Magdalena Garcia Perez ha fatto la sua prima Professione religiosa. raccogliamo la sua testimonianza ...
´´Desbordo de gozo en el señor porque se ha fijado en mí, me ha elegido y llamado para servir y proclamar la buena nueva. ´´Esta frase me ha guiado y acompañado de manera especial en estos días de preparación a mí Consagración; llevándome a experimentar interiormente el gozo de la entrega de mi vida a Jesús junto a María y José, quienes guiaron a nuestro querido Padre Fundador y que desde hoy guiaran mi vida acompañada de las Hermanas. Estaba feliz porque el día tan esperado había llegado. Todo lucia radiante se podía palpar la belleza y la dedicación que tuvieron las Hermanas para preparar un ambiente apropiado que Los Hermanos Bonillianos nos acompañaron dando un realce a la Celebración con su presencia y con los cantos de la Eucaristia. Todo era una fiesta que se unía a la gran fiesta me ayudará a vivir este momento tan especial en mi vida.
De toda nuestra Familia Religiosa, quienes en este día cumplíamos 133 años de fundación. El Padre Fundador desde el cielo nos bendice y de manera especial a todas las Hermanas presentes y a aquellas que ya partieron a la casa del Padre. Durante el rito de la Profesión, el Padre Carlos Castro (Misionero del Sagrado Corazón de Jesús) ``me exhorto a ser fiel en los momentos alegres como en los momento difíciles que la vida Religiosa presenta, ya que no todo es color de rosa, también me dijo de no olvidar mi primera motivación por la cual yo me sentí y siento llamada por Jesús y su Reino.
Cuando exprese mi Si a Jesús de Nazaret, por medio de la fórmula de la Profesión, sentí una energía que invadía mi corazón y me llenaba de gozo, de manera especial cuando recibí por manos de Sor Martita las Constituciones que serán las normas de vida que me guiarán y la medalla como signo de pertenencia a mi hoy Familia Religiosa, como Hermana de la Sagrada Familia de Spoleto. Siento y estoy consciente que he asumido una gran responsabilidad que Dios ha depositado en mis manos y con la ayuda de las Hermanas le seré fiel.
Gracias inmensas a todas las Hermanas del Instituto y de manera especial a la Madre General, Madre Paola Sisti que desde la distancia, se han hecho presente en esta fiesta de la vida, fiesta del Sí a Dios y al Pueblo pobre y oprimido, que hoy desde las familias claman por una luz de esperanza, donde la Santa Familia será el sendero que nos conduzca al Dios familia.
Era il 13 maggio 1888, quando, in uno sconosciuto lembo della terra umbra, Cannaiola (PG), nasceva l’Istituto delle Suore della S. Famiglia di Spoleto. Oggi sappiamo cos’è un Istituto religioso femminile e, proprio per questo, forse non cogliamo pienamente la forza e la meraviglia di questo inizio, avvenuto in un’epoca in cui la vita religiosa femminile apostolica non aveva ancora ricevuto dalla Chiesa la strutturazione definitiva (avvenuta con la costituzione apostolica di Leone XIII Conditae a Christo del 1900 e le Normae del 1901). Fino al 1900, infatti, l’unica forma di vita consacrata femminile approvata era la clausura, mentre quelle comunità di donne consacrate che vivevano a contatto con la gente, dedicandosi all’apostolato e alla carità, non erano ben viste dai più e soprattutto non erano ancora riconosciute ufficialmente come vita religiosa dalla Chiesa.
"Imitatore di Cristo Buon Pastore", caro Don Pietro, ti chiediamo di continuare a guidare i passi della famiglia Nazareno Bonilliana verso Nazareth e di intercedere presso il Signore per tutte le famiglie che tanto hai amato.
Così diceva del Bonilli Papa Giovanni Paolo II nell'omelia del 24 aprile 1988, giorno della beatificazione:
"Imitatore generoso di Cristo Buon Pastore, don Bonilli riversò la sua carità su quanti necessitavano di aiuto; fatto esperto fin dalla fanciullezza delle sofferenze e miserie, delle umiliazioni e istanze della gente della campagna, egli si impegnò a “nutrire” il suo popolo, a condurlo in pascoli più ubertosi (cf. Sal 23 [22], 2). Egli che “conosceva il suo gregge”, volle trovare per esso il cibo adatto.
...Comprese che occorreva associare i laici alla sua opera e seppe coinvolgerli nelle sue iniziative... guidandoli altresì nella sua stessa esperienza di preghiera, affinché “trovassero pascolo” nell’incontro con Dio e nell’Eucaristia. Soprattutto egli vide nella famiglia il fondamento della rinascita della società e della vita ecclesiale. “Essere famiglia, dare famiglia, costruire famiglia” fu il suo motto e il suo programma.
La famiglia, ogni famiglia avrebbe dovuto rivivere la sua vocazione e la sua missione sull’esempio di quella di Nazaret. L’amore generoso, oblativo, sacrificato del Cristo, di Maria, di Giuseppe che fu il modello che egli volle proporre all’amore nella famiglia e alla missione della famiglia. La famiglia è infatti il luogo in cui ogni uomo è chiamato ad ascoltare l’invito alle molteplici opere di carità e ad aprirsi generosamente al servizio sociale, specialmente a vantaggio dei poveri, dei piccoli, degli ultimi. La famiglia è scuola di amore, dove i figli crescendo imparano a vivere secondo il Vangelo, cogliendo dai genitori l’immagine del volto amoroso di Dio, Padre e Pastore di ogni uomo. Il modello di Nazaret rimane il fulcro della missione che ormai da cento anni le suore della Sacra Famiglia, da lui fondate, svolgono con ammirabile zelo e sensibilità pastorale."
Enzo Evola, presidente A.L.Bo.
Oggi è una data importante per la Famiglia Carismatica Nazareno Bonilliana, 180 anni fa nasceva il beato Pietro Bonilli e nello stesso giorno veniva battezzato.
Don Pietro non è stato un uomo qualunque, è stato un uomo immensamente innamorato di Dio e della Santa Famiglia di Nazareth, ha lavorato nella vigna del Signore e lo ha servito per tutta la vita. Ogni sua azione fu preceduta dalla preghiera ed ha affidato ogni decisione presa alla volontà di Dio e alla Divina Provvidenza, e non è mai stato deluso.
Ecco perché a distanza di 180 anni dalla sua nascita lo ricordiamo, seguiamo le sue orme verso Nazareth, i suoi esempi e i suoi insegnamenti, perché in lui e con lui c’era Dio; Don Pietro ha capito qual era il progetto di Dio per la sua vita e ha fatto sempre la Sua volontà.
Il Padre Fondatore gioisce in cielo nel vedere che tanti Laici, Suore e Missionari lo amano e seguono le sue orme, ed oggi è festa per noi e lo ringraziamo per averci indicato la via e per avere illuminato i nostri passi verso Nazareth.
In questo giorno così importante eleviamo a Dio una preghiera per tutta la Famiglia Carismatica Nazareno Bonilliana affinché possa sempre vivere il Carisma in maniera autentica e testimoniare la fedeltà al Vangelo.
Auguri di Buon Compleanno carissimo Don Pietro, la tua famiglia ti si stringe attorno ed è in festa.
Enzo e Flora
In questa cara Solennità della Santa Famiglia di Nazaret, lasciamo la parola a uno dei Suoi più fervidi apostoli, il Beato Pietro Bonilli.
“La glorificazione della S. Famiglia è un’opera di apostolato. Basta, per persuadersene, gettare uno sguardo sopra una granparte delle famiglie. In esse, bandita l’idea di Dio, il Crocifisso non più collocato al posto d’onore, la Religione non presiede più al matrimonio. E’ facile, quindi, che non si osservino più i doveri dei coniugi, che l’educazione della prole sia sbagliata, che non vi sia più l’unione ed ogni sorta di vizi abbia il suo pieno dominio […] Uno dei rimedi più efficaci a tanti mali dell’umanità è il ricondurre nelle famiglie la devozione alla S. Famiglia. In essa troviamo il vero tipo delle famiglie: ivi il culto di Dio in cima ad ogni pensiero e ad ogni azione, ivi l’unione cordiale del cuore, ivi i propri doveri con ogni diligenza adempiuti, ivi il lavoro esercitato con i fini più elevati, ivi la carità, la pazienza, il sacrificio fino all’ultima perfezione.