L’Africa è un continente ricco di rilievi, idrografia, minerali, vegetazione e fauna, con una varietà di climi, la sua bellezza attira molte persone che arrivano come esploratori e turisti.
L’Africa è il Continente considerato come la “culla dell’umanità”. L’ organizzazione sociale si basa sui concetti di “famiglia allargata” e di “appartenenza etnica”, caratterizzata dalla musica, dalla danza e dall’arte, conosciuta e rinomata in tutto il mondo.
Uno dei proverbi africani dice: “La parola è una forza” quindi siamo orgogliose di essere africane di nascita, del nostro Continente pieno di vita e ricco di cultura.
Da questa Africa, precisamente dalla Repubblica democratica del Congo e dalla Repubblica della Costa D’Avorio, proveniamo noi, sette giovani Suore della Sacra Famiglia di Spoleto, in cammino da anni nella sequela di Gesù e impegnate a tempo pieno nel lavoro apostolico dell’educazione, della salute ed altro apostolato per promuovere la dignità della persona umana, in tutti gli aspetti: umano, spirituale, morale, culturale, sociale ed intellettuale. Questo ci permette di seguire l’esempio del nostro Fondatore Beato Pietro Bonilli.
Dopo aver ricevuto l’invito della Madre Generale, Madre Paola Sisti, di lasciare la nostra terra, le famiglie e le nostre Comunità per venire in Italia, per un periodo di preparazione intensiva ai Voti perpetui, abbiamo certamente risposto favorevolmente, ma siamo rimaste sorprese e piene di emozioni e di timori, dovendo affrontare non solo il viaggio, ma anche una nuova realtà che si presentava piena di incognite; al tempo stesso avevamo la certezza di incontrare altre sorelle che ci attendevano, e la gioia ed il desiderio di poter conoscere, finalmente, i luoghi delle origini del nostro Istituto.
Le nostre aspettative si sono fatte realtà già all’arrivo nell’aeroporto di Fiumicino, dove ci attendevano la Madre Generale, Madre Paola e la Madre Vicaria, Sr Agnese. A casa ci aspettavano le sorelle della Comunità di Roma e li ci siamo sentite subito in famiglia, questo è stato motivo di grande gioia che ci ha dato un nuovo entusiasmo nel seguire Gesù, che ci ripeteva “Viene e seguimi”, sull’esempio del nostro Fondatore, Beato Pietro Bonilli, che è stato sempre pronto e generoso nel compiere la Volontà di Dio.
Mentre camminavamo, per la prima volta, sul suolo italiano e respiravamo un’aria nuova, le nostre prime impressioni sono state di stupore di fronte alle grandi ed antiche costruzioni, le opere d’arte, le Chiese, i mosaici, l’accento melodioso della lingua italiana, le strade asfaltate anche nei piccoli paesi. Anche il modo di pregare, più sobrio e molto penetrante ci ha colpito. Abbiamo potuto anche apprezzare la gastronomia e la varietà dei cibi.
L’Italia è considerata uno dei paesi più ricchi per il patrimonio culturale, naturale e storico. Abbiamo avuto l’ impressione che sia un Paese ben organizzato a livello politico e sociale dove il governo è presente nella vita della popolazione. È anche considerata come culla della cultura cristiana e religiosa, e la Chiesa è ben organizzata e con una chiara visibilità. Questa scoperta ci ha portato a contatto con la gente e la storia e ci ha permesso di contemplare attraverso la creazione lo splendore di Dio.
Dopo questa iniziale conoscenza della realtà italiana, ci siamo trasferite in una delle nostre case in Spoleto, precisamente a Collerisana, luogo molto bello, immerso tra le verdi colline, che caratterizzano questa bellissima valle Spoletana, per iniziare un tempo di formazione intensiva e prepararci così alla Professione Perpetua. Suor Danila Santucci, è la sorella che ci ha accompagnato e seguito per tutto il periodo.
La formazione è stata preceduta da un corso di italiano, che ci ha permesso di poter comunicare e sentirci a nostro agio.
Tutto il cammino di formazione ci ha aiutato a diventare più consapevoli della bellezza di seguire Gesù. Le tematiche approfondite ci hanno portato a riscoprire l’impegno e la grandezza di una vocazione totalmente donata a Dio e al servizio dei fratelli più bisognosi, come ci ha raccomandato con le opere e con gli esempi il nostro Fondatore, Don Pietro Bonilli. Siamo state arricchite dalle testimonianze delle nostre Sorelle e delle persone che, in diversi modi, abbiamo incontrato. Le esperienze fatte nelle differenti comunità ci hanno permesso di conoscere le opere di carità, quali l’assistenza alle persone disabili e alle persone anziane che non possono risiedere nelle proprie famiglie. Alcune di queste opere sono state volute direttamente dal nostro Fondatore. Abbiamo potuto constatare: l’amore, la cura, e le attenzioni che le suore e le operatrici che lavorano con noi, offrono alle persone bisognose di tutto. Ciò ci ha edificato e ha fatto crescere in noi il desiderio di seguire il loro esempio e di dedicare la nostra vita a servizio di quanti hanno maggiormente bisogno.
L’esperienza più forte è stata la visita ai luoghi delle nostre origini di fondazione: San Lorenzo di Trevi (PG), Castel San Giovanni (PG), il Santuario del Beato Pietro Bonilli, in Cannaiola di Trevi (PG), dove riposa la Salma del nostro Fondatore. Abbiamo sperimentato una grande gioia e profonda emozione nel vedere di presenza ciò che da molti anni avevamo accolto e appreso dai racconti delle nostre formatrici; oggi possiamo dire di aver sentito e sperimentato personalmente la paternità del nostro Fondatore e di appartenere ad una bella Famiglia Religiosa.
Un’altra tappa importante è stata la visita fatta alla Casa Madre, dove si venera, il Cuore del nostro Fondatore, in cui abbiamo potuto cogliere e comprendere maggiormente la storia del nostro Istituto. Consideriamo questi due luoghi come la fonte e la sorgente di tutta la storia della nostra famiglia religiosa, sgorgata dal cuore ardente di Don Pietro Bonilli, Padre e Fondatore, e dove hanno potuto attingere tante nostre Sorelle che ci hanno preceduto in questo lungo cammino iniziato ormai da 132 anni fa.
Questa esperienza ci dà forza e coraggio per continuare il nostro cammino e sperimentiamo di appartenere ad una grande famiglia, che sparsa nel mondo vive lo stesso grande ideale indicatoci dal nostro carissimo Fondatore che è stato sempre a servizio della Santa Famiglia di Gesù Maria e Giuseppe e dei fratelli più bisognosi, anche noi come Lui e in comunione con tutte le nostre Sorelle, vogliamo camminare sulle orme di Nazaret ed impegnarci per far conoscere, amare e servire la S. Famiglia.
Al termine della nostra esperienza formativa, abbiamo piantato un olivo, simbolo della nostra fedeltà e fecondità, e vuole essere segno di un rinnovamento spirituale.
Non possiamo non ringraziare il Signore per il suo aiuto, assistenza e protezione, lo ringraziamo per aver potuto godere del tempo di riposo, riflessione, rinnovamento e discernimento.
Ringraziamo la Madre Generale e l’Istituto per l’amore e la fiducia dimostrate verso di noi, per i mezzi che ci sono stati offerti per raggiungere l’obiettivo di questo tempo di formazione.
Un grazie a tutte le Comunità ma specialmente a quella di Collerisana che ci ha accolto, aiutato e sostenuto, le sorelle tutte si sono prodigate per noi, e noi ci siamo “sentite a casa”
Care sorelle e amici, ricevete i nostri ringraziamenti per il sostegno nella preghiera, affinché la nostra vita sia una lode a Dio, e una testimonianza per i nostri fratelli e che lo Spirito Santo continui in noi la Sua opera d’amore.
Possa la Sacra Famiglia Gesù, Maria e Giuseppe, benedirvi ed il nostro Padre Fondatore, Beato Pietro Bonilli, intercedere per ognuno di noi!!
Le juniores della S. Famiglia
del Congo e della Costa D’Avorio