Dal 2 al 7 agosto, presso l’Istituto Nazareno delle Suore della S. Famiglia di Spoleto a Spoleto (PG), noi ragazze del cammino Gio.Na., con tutte le accortezze dettate dalla pandemia, abbiamo vissuto il nostro primo campo di servizio in gruppo. Non ci sono parole per esprimere questo incredibile esperienza, quindi proviamo ad andare con ordine!
Guidate sapientemente da suor Provvidenza e suor Jesu Mary, oltre a Sara, Gloria e Noemi (Claudia ci ha sostenuto a distanza con la preghiera e i messaggi), hanno partecipato anche Marta da Milano e Milena da Niscemi (CL) che, conosciute inizialmente durante i nostri incontri online, avevano espresso il desiderio di poter unirsi al gruppo per fare una nuova esperienza di servizio, dal tema: Nazaret, casa dell’amore e del servizio.
Nelle settimane precedenti, durante la preparazione al campo, avevamo pensato ad alcune attività da fare insieme agli anziani, ospiti dell’Istituto: un po’ di ginnastica utilizzando dei nastri in tessuto colorati, cantare qualche canzone “d’altri tempi” e ascoltare le loro storie.
La naturale diffidenza iniziale degli ospiti è stata facilmente vinta grazie alla loro voglia di vivere un’esperienza diversa dalla solita routine e all’allegria contagiosa di noi ragazze. Il nostro stare insieme a loro non si è fermato solo all’animazione della mattina, ma proseguiva anche nei refettori per il pranzo e la cena.
Lì, aiutate dalle straordinarie OSS, cuoche, infermiere, tutto il personale e le Suore, abbiamo potuto servire i pasti sia a chi mangiava in tavola, sia a chi rimaneva in camera, conoscendo ancor più da vicino le loro storie e le loro sofferenze.
Eravamo partite pensando che saremmo state noi a lasciare qualcosa a loro, e in parte così è stato, ma sicuramente andando via da lì portiamo con noi molti sorrisi, la gioia insperata nei loro occhi, i “grazie” ricevuti, le loro mani strette intorno alle nostre per non lasciarci andare via e molto altro.
Questi giorni, però, non sono stati vissuti solo sotto l’aspetto del servizio, ma anche nella preghiera e nella formazione sulle orme dei tre SS. Personaggi della Sacra Famiglia e del Beato Pietro Bonilli. Ogni pomeriggio lo abbiamo vissuto ascoltando una piccola catechesi e meditando su un brano evangelico riguardante Maria e la fretta della carità, Giuseppe, la roccia e la concretezza del servizio, e Gesù, Servo e Signore. Uno di questi pomeriggi l’abbiamo trascorso nella Casa Madre delle Suore, per conoscere ancor più da vicino la storia del Beato Pietro Bonilli visitando il museo a lui dedicato, le stanze dove ha vissuto i suoi ultimi anni e per pregare davanti alla reliquia del suo cuore.
Tutto il percorso spirituale si è concluso con il significativo ed emozionante gesto della lavanda dei piedi, dove ognuna di noi si è fatta servire e si è fatta serva delle altre. Non poteva, poi, mancare il mandato: andare tra la gente “per vivere ed offrire al mondo il nostro Carisma Nazareno-Bonilliano”. In ultimo, vogliamo fare un ringraziamento speciale alla Comunità delle Suore che ci ha accolto con gioia e semplicità, facendosi famiglia con noi, condividendo la testimonianza della loro missione e bei momenti di festa e spensieratezza. Il servizio non è certo finito qui! Ora tocca a noi riportare nei nostri paesi, a lavoro, in famiglia, con gli amici ciò che abbiamo sperimentato in questi indimenticabili giorni, “perché il mondo sia famiglia di Dio”!