Oggi, 14 febbraio 2024, è un giorno speciale per la Chiesa che inizia il Tempo di Quaresima, è un giorno speciale anche per tutti gli innamorati, perchè si festegia S. Valentino, ma è un giorno speciale anche per la nostra cara Consorella sr Simonetta Brioschi che ha raggiunto la bella età di 100 anni!!!
Sr Simonetta, dopo aver lasciato la Comunità di S. Lazzaro a Vicenza, dove ha svolto tanti anni di fedele e gioioso servizio ai bambini della Scuola Materna Parrocchiale, da qualche anno vive a Fano, nella Comunità di Palazzo Zavarise, insieme alle altre Sorelle anziane e ammalate. Poichè oggi è il Mercoledì delle Ceneri, la Comunità ha festeggiato sr Simonetta ieri. E' stata una giornata ricca di allegria e di lode, iniziata con la Celebrazione Eucaristica, per ringraziare il Signore per il dono della vita, proseguita con il pranzo e un pomeriggio di gioiosa fraterntà. Sono stati presenti alla festa alcuni familiari di sr Simonetta, il Sindaco della città di Fano, Massimo Seri, e il Vescovo della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli, S. E. Mons. Andrea Andreozzi, che hanno offerto a sr Simonetta una Pergamena di congratulazioni e di riconoscenza per la sua testimonianza ed il servizio svolto nella Chiesa e nella Società, con la sua missione.
La Superiora della Comunità, sr Annamaria Biagioli, e le Sorelle tutte della Comunità si sono adoperate affinchè sr Simonetta potesse essere avvolta dall'affetto e dalla gioa di tutti per i suoi 100 anni!
Ancora tanti auguri, carichi di grazie e benedizioni, cara sr Simonetta!
Nella nostra società la parola “benvenuto” è diventata più piccola che mai, eppure nel nostro peregrinare nel Tamil (Stato centro meridionale indiano), nei dintorni di Pontecherry, dal 28 al 30 gennaio 2024, abbiamo avuto la fortuna di vivere due giorni in compagnia delle Suore del convento delle Holy Family Sisters of Spoleto.
Tre sorridenti giovani suore e altre tre giovani juniores, tutte indiane con una caratteristica in comune: prioritaria accoglienza dell'ospite e grande armonia tra loro.
Casa stralucida come quella di Cenerentola (impensabile per l'India), cibo delizioso e tanti sorrisi e attenzioni continue per tutti noi.
Commovente la visita alla comunità psichiatrica, dove lavora la giovanissima suor Salverani, dagli occhi neri luminosi e dal cuore grande, e indimenticabile il sorriso permanente di Suor Motcha, la superiora della comunità, una piccola suora con dei gentili e allegri modi di fare a dir poco contagiosi.
Non poteva esserci un finale diverso: è proprio vero perché siamo quello che sappiamo accogliere e queste favolose suorine lo hanno capito ... e poi l'accoglienza e la solidarietà è farsi dono agli altri.
I Ricostruttori nella preghiera,
dall’Italia