Cari amici, in questi tempi così delicati e dolorosi causati dal Covid-19, non abbiamo notizie particolari da condividere, perché, come si sa, tutte le attività sono sospese. Ma vorremmo condividere la fede e la speranza: questo lungo Sabato Santo (senza Messe né altre celebrazioni comunitarie), fatto di attesa e di silenzio, ci aiuti a vivere una maggiore intimità con Dio, a riflettere sulla nostra vita e sul senso che ha e che spesso smarriamo, sul valore del tempo e degli affetti, che a volte non ci preoccupiamo di curare e alimentare, ma che oggi, costretti alle distanze, possiamo riscoprire nella loro bellezza e necessità. Il Sabato Santo, da lunga tradizione è chiamato “l’ora della Madre”, di questa Donna che il Venerdì Santo è rimasta ai piedi di quella croce su cui pendeva il Figlio grondante di sangue, in silenzio, e che il Sabato Santo ha atteso fiduciosa la Risurrezione, … proprio Lei ci sostenga nell’attesa che il virus sia debellato e che si possa tornare alla normalità della vita, più saggi, più rispettosi della Creazione, più credenti nel Signore della vita e della storia, che mai ci abbandona.
Confidiamo, preghiamo, speriamo … soprattutto, affidiamo alla S. Famiglia di Nazaret le famiglie colpite dal contagio del Coronavirus, tutti i medici e gli infermieri che instancabilmente stanno mettendo a repentaglio la loro vita per salvarne il più possibile, e quanti si stanno adoperando in vari modi (da chi ha responsabilità di Governo a chi offre una mano col volontariato) a fronteggiare questa situazione di emergenza.
Invitiamo anche noi a rispettare con vero senso civico, umano e cristiano, tutte le direttive del Governo, perché insieme si possa sconfiggere questa epidemia.
O Gesù, Maria e Giuseppe, illuminateci, soccorreteci, salvateci. Amen